A LETExpo – Logistics Eco Transport, ha partecipato Luigi D'Auria (AD Trans Italia), che ha posto l’accento sulla necessità di una progettualità per creare specializzazioni connesse a multi-modalità, perché il sistema portuale italiano è al 49° posto per competitività mondiale: “Il Mediterraneo è una grande opportunità. La penisola italiana è una piattaforma logistica naturale che può offrire ancora grandi opportunità. Ci sono 58 porti in Italia. Le eccellenze italiane hanno investito sulle innovazioni, ma poi ci sono anche delle criticità portuali e strutturali che non sono in grado di sopportare i flussi attuali che sono in aumento. Per fare un esempio, ci sono dei terminal congestionati dove il primo e l’ultimo miglio sono serviti come fossero un normale trasporto stradale, ci sono veicoli che emettono molte emissioni e poi ci sono navi che non ne emettono, quindi c’è un’incongruenza. C’è carenza di retro-portualità, ma soprattutto al momento c’è l’impossibilità di lanciare una metodologia di trasporto multi-modale e questo non crea sinergia e competitività della portualità italiana, che si trova al 49° posto per competitività mondiale. Bisogna pensare porti specializzati, alcuni per container, altri per materiali sfusi. Serve una progettualità per creare specializzazioni connesse a multi-modalità”.